Taccuino_Segreta-Armonia

19 dicembre 2019

Gioia Capolei "L'essenza della forma"

Antonio Fontana - Maestro Orafo

 Uno dei disegni più celebri di Leonardo Da Vinci, anzi il più celebre, è: “Le proporzioni del corpo umano secondo Vitruvio“ più noto come “Uomo Vitruviano”. Leonardo in esso, intese rappresentare le misure ideali del corpo umano inscritte nel cerchio e nel quadrato, il primo simbolo del cielo e della perfezione divina, il secondo simbolo della terra. 

L’Uomo Vitruviano è un disegno che pone le basi sul trattato “De Architectura”, scritto tra il 30 e il 15 a.C., dall’architetto e ingegnere romano Vitruvio.

La sua affascinante bellezza non è la sola cosa importante, perché è un opera che non parla solamente di architettura, ma ragiona anche sulle proporzioni perfette del corpo umano attraverso la geometria.

Gioia Capolei intuisce il concetto, e individua un nuovo centro nel disegno più in alto dell'ombelico centro per Leonardo. Così senza alterare le rigorose geometrie, riduce la figura dell'uomo in segmenti convergenti al suo nuovo centro: il cuore. Una sintesi minimale di assoluta purezza che senza alcun dubbio ci riporta alla figura originale leonardesca.

Così quelle proporzioni del corpo teorizzate e rappresentate da Vitruvio e Leonardo non perdono nessun dettaglio teorico-formale, ma assumono una nuova visione immaginaria minimalista, con semplici linee capaci di esprimere ogni volume plastico non più visibile, mantenendo inalterato l'equilibrio tra cielo terra e uomo.

Gioia, in questo modo affronta una coraggiosa indagine, non più volta a mercati che impongono regole che oggi giorno hanno appiattito ogni ricerca d'avanguardia più o meno estrema, e affossano anche quella creatività più commerciale legata a quegli stessi mercati uniformati da un mostro chiamato globalizzazione, ma distaccandosi da tali meccanismi riparte dal rinascimento, e da quelle origini culturali che le appartengono, rielaborando un tema che non può essere affrontato con banale superficialità, ma che affonda le radici culturali nell'aria respirata in famiglia, così poi approfondite negli studi e in tanti anni di lavoro. Una ricerca che sfida il nostro tempo, capace di approdare con pieno diritto attraverso il gioiello nell'arte contemporanea.

In questa collezione disegnata e ispirata dal disegno di Leonardo, Gioia Capolei va oltre il concetto di gioiello tradizionale, simbolo di ricchezza e opulenza dall'interpretazione prettamente ornamentale; dove il tratto, il disegno, gli equilibri, le proporzioni, come per Leonardo, assumono primaria importanza nella rappresentazione e nella ricerca della perfezione. Abbandona così quei materiali più ricchi, ma senza disdegnarne la possibilità di utilizzo, per dare spazio ad altri meno preziosi, abbracciando cromatiche fatte di patine e metalli diversi tra loro capaci di impreziosirsi reciprocamente in ogni gioiello realizzato.

Proposte alternative comunque destinate a tutti, ma in particolare a quel pubblico più esigente, attento ad indossare quelle vere e proprie opere d'arte uniche ed esclusive, preziose come i gioielli.  Un aspetto insolito per dei gioielli, che semplicemente racchiude il rapporto che c'è tra uomo e gioiello, tra gioiello e scultura, tra scultura e uomo, tra Gioia e Leonardo.

A Fontana – FIrma

All works © Gioia Capolei 2019

Do not reproduce without the written consent.

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